Domenico Piccininno: neurocriminologia emotiva e diritto

"Lo studio è come la luce che illumina la tenebra dell’ignoranza, e la conoscenza che ne risulta è il supremo possesso, perché non potrà esserci tolto neanche dal più abile dei ladri." (Dalai Lama)

FORENSIC CRIMINOLOGY, NEUROSCIENCE, LAW, HR STRATEGIST

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  • I NUOVI ORIZZONTI PROFESSIONALI DELLA CRIMINOLOGIA SPECIALIZZATA IN ITALIA. RIFORMA E SPUNTI DI RIFLESSIONE

https://rivista.camminodiritto.it/public/pdfarticoli/4050_6-2019.pdf

  • L’EMPATIA, STATI EMOTIVI/PASSIONALI E NEUROCRIMINOLOGIA A CONFRONTO”

Estratto della lezione effettuata presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, come esperto docente esterno di criminologia forense.

Lezione-per-UNIBADownload
  • CREAZIONE E GESTIONE DEL PROGETTO MAHARISHI IN PUGLIA “MINDFULNESS &
    CRIMINE: EDUCARE & RIEDUCARE”. INTERVENTO EDUCATIVO E RIEDUCATIVO INCENTRATO SULLE PRATICHE DELLA MEDITAZIONE.

    Piccininno Domenico: “L’iniziativa nasce dallo studio professionale delle evidenze neuroscientifiche e neuro-criminologiche in ordine agli effetti positivi dell’attuazione integrativa di programmi riabilitativi di pratiche meditative da applicare al trattamento penitenziario ed in quello formativo scolastico, senza distinzione di genere, età e razza. Nello specifico, le ricerche neuro-criminologiche stanno dimostrando una connessione tra: l’aumento e il miglioramento della compassione, dell’empatia, dell’intelligenza emotiva, degli effetti gravi dei disturbi alimentari, emotivi, borderline della personalità, depressivi, psicotici, la riduzione dell’impulsività criminale, dei disturbi dell’umore, del comportamento aggressivo, della depressione, del desiderio dell’uso di sostanze psicotrope e l’esercizio delle pratiche meditative. È evidente ormai il risultato della riduzione della recidiva, della criminalità e della devianza, anche giovanile, a seguito della somministrazione di questo programma. L’integrazione del programma mindfulness nel trattamento penitenziario e scolastico migliora quindi la condotta del detenuto e di studenti considerati più aggressivi e violenti, così come insegna sia l’esperienza penitenziaria americana che quella del carcere di Rebibbia, su formazione di Dario Doshin Girolami, monaco buddhista che dirige il Centro Zen l’Arco di Roma o presso la Casa circondariale di Ascoli Piceno. Questo è il cuore del mio progetto, nell’ottica dell’attuazione concreta del sistema di reparative justice. Questo attraverso il coinvolgimento degli Istituti di II grado e penitenziari della Puglia, su gestione e direzione di un team di esperti che sto selezionando e che lavoreranno in stretta sinergia con gli organi istituzionali competenti dei destinatari del progetto…

    LINK DEL PROGETTO: https://drive.google.com/file/d/1Y9x0dn6uIiuxxbqq8AuyXK3vBW_t_Hty/view?usp=sharing

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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